Lo sbiancamento professionale dei denti (bleaching) è un trattamento estetico che consente di riportare il sorriso alla naturale luminosità originaria.
A seguito del fisiologico trascorrere del tempo, per l’abitudine al fumo o per l’assunzione di particolari cibi e bevande di cui può assorbire la pigmentazione, lo smalto dei denti può subire variazioni di colore e diventare più scuro e meno brillante.
Dentifrici ed altri prodotti sbiancanti possono rimuovere o mascherare le macchie sulla superficie dei nostri denti, ma nulla possono sui pigmenti all’interno dello smalto. L’unico principio efficace nel neutralizzare tali pigmenti è appunto l’ossigeno rilasciato dai trattamenti sbiancanti professionali. Lo sbiancamento dentale professionale si ottiene con l’applicazione di un gel contenente perossido di idrogeno che viene appoggiato sulla superficie del dente. In base alla concentrazione del principio attivo utilizzato e alla durata del trattamento, è possibile scegliere l’intensità del risultato.
Nel caso di denti devitalizzati che presentano un’alterazione di colore dovuta alla presenza di materiali di otturazione nei tubuli dentinali, il trattamento superficiale di sbiancamento dello smalto potrebbe risultare inefficace. In questo caso occorre aprire la camera pulpare del dente e decolorare lo strato interno del dente. Un discorso a parte va fatto per i materiali usati per le protesi e i restauri che non reagiscono al trattamento sbiancante.
Per intensificare l’effetto sbiancante e ridurre i tempi di applicazione del trattamento, il dentista seguirà una procedura foto-attivante tramite l’uso di lampade speciali a luce LED. L’energia luminosa non sviluppa calore evitando così la disidratazione del dente e la conseguente sensibilità post trattamento sbiancante denti.
Lo sbiancamento dei denti è una procedura collaudata e sicura che deve essere praticata esclusivamente da specialisti qualificati. Non va confuso e non sostituisce la pulizia dei denti professionale. Anzi, una corretta igiene orale ambulatoriale deve sempre precedere lo sbiancamento dentale professionale.
I costi per lo sbiancamento dentale professionale sono molto variabili e dipendono dall’importanza del lavoro da effettuare. Si consiglia di rivolgersi allo studio dentistico per una valutazione personalizzata. In linea di massima un trattamento sbiancante può avere un costo indicativamente compreso tra i 250 e i 400 euro.
Solo dentisti e igienisti dentali possono utilizzare e fornire prodotti che contengono o sprigionano più del 0,1% di perossido di idrogeno (H2O2), con concentrazioni anche più alte del 6% (inseriti tra i dispositivi medici), mentre i prodotti che contengono o rilasciano concentrazioni al di sotto dello 0,1% di H2O2 sono liberamente vendibili in contesti non professionali e venduti come prodotti da banco in farmacia o nei supermercati. Va detto che non esistono studi scientifici che dimostrino l’efficacia dei prodotti di sbiancamento che rilasciano o contengono concentrazioni di H2O2 inferiori allo 0,1% e inoltre, se usati in maniera non adeguata, tali strumenti possono causare danni permanenti ai denti. Infatti, l’abuso o uso improprio del perossido di idrogeno può avere effetti negativi sulla morfologia superficiale dei denti e sull’integrità di smalto e dentina (la direttiva del Consiglio UE 2011/84/UE del 20 settembre 2011, ha limitato l’uso di prodotti sbiancanti e decoloranti a base di perossido d’idrogeno, determinando le specifiche che questi devono rispettare).